Nella sua opera (vedi la scultura “monocoltura delle menti”) c’è anche la voglia di denunciare quella “omologazione delle menti” che Pier Paolo Pasolini riconduceva ad un fondamentale principio del linguaggio del potere "Regolamentare ed Omologare", in cui la “comunicazione di massa” è strumento indispensabile per omologare modelli e comportamenti, nell'essere e nell'agire.